SIMEST: Incentivi per Consulenze e Certificazioni per l’Internazionalizzazione
Obiettivo: Sostenere la competitività internazionale delle imprese italiane, finanziando spese per attività di consulenza e certificazioni legate a investimenti per la crescita sostenibile sui mercati esteri.
Beneficiari:
- Tutte le imprese, con particolare attenzione a Micro, Piccole e Medie Imprese (PMI).
- Le imprese devono aver depositato presso il Registro Imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi.
- Sono esclusi i settori della pesca, dell’acquacoltura e della produzione primaria di prodotti agricoli.
Interventi finanziabili:
- Consulenze specialistiche e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione dell’impresa o per l’innovazione digitale e tecnologica di prodotto, finalizzate all’internazionalizzazione.
- Ottenimento di certificazioni di prodotto, per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale, certificazioni di sostenibilità e innovazione tecnologica.
- Formazione relativa a tematiche di export e internazionalizzazione.
Agevolazione:
- Finanziamento a tasso agevolato dello 0,445%, oppure pari al 10% del tasso di riferimento UE (tasso applicato dello 0,464% al 14/07/2023), con possibilità di finanziamenti anche al 50% e 80%.
- Durata del finanziamento: 4 anni, di cui 2 di preammortamento.
- Importo minimo finanziabile: € 10.000.
- Importo massimo finanziabile: il minore tra il 20% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci, o € 500.000.
- Cofinanziamento a fondo perduto fino al 10% dell’importo dell’intervento agevolativo, fino a un massimo di € 100.000.
- Quota a fondo perduto elevabile al 20% (fino a un massimo di €200.000) per imprese con sede operativa nel Sud Italia o per progetti con focus Africa.
- Esenzione dalla prestazione di garanzie per i progetti localizzati in Africa.
Spese ammissibili:
- Consulenze per indagini e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione.
- Formazione per export/internazionalizzazione.
- Consulenze per innovazione tecnologica e di prodotto, relative ai processi produttivi e alla sostenibilità ambientale.
- Certificazioni di prodotto e di sostenibilità ambientale.
- Spese di supporto al progetto (max 20% dell’intervento agevolativo), come spese di viaggio e soggiorno per amministratori e potenziali partner.
- Spese consulenziali professionali per verifiche di conformità ambientale nazionale.
- Spese per consulenze per la presentazione e gestione della richiesta di intervento agevolativo (max 5% dell’importo deliberato).
- Per progetti in Africa, spese per la formazione del personale africano, incluse spese di viaggio e soggiorno.
Focus Africa:
- Condizioni dedicate per le imprese che investono in Africa, con possibilità di nuove spese finanziabili e quote a fondo perduto incrementate.
- Possibilità di richiedere l’esenzione dalla prestazione di garanzie per i progetti localizzati in Africa.
Contributo a Fondo Perduto Maggiorato: Il contributo a fondo perduto del 10% fino ad un massimo di 100.000€ è incrementato al 20% (fino a 200.000€) per:
- PMI con sede operativa nelle regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) costituite da almeno 6 mesi.
- PMI in possesso di certificazioni ambientali/di sostenibilità (ISO 45001, ISO 14001, SA8000).
- PMI giovanili, ovvero costituite al 60% da giovani tra i 18 e i 35 anni.
- PMI femminili, ovvero costituite al 60% da donne.
- PMI con una quota di fatturato export pari al 20% del fatturato totale negli ultimi due esercizi.
- PMI innovative, registrate come tali presso la Camera di Commercio.
Modalità di presentazione della domanda:
- La domanda deve essere presentata esclusivamente tramite il portale SIMEST.
- È necessario allegare la documentazione richiesta, firmata digitalmente.
- La presentazione della domanda non garantisce l’approvazione del finanziamento.
Scadenze:
- Le domande per le condizioni dedicate all’Africa possono essere presentate a partire dalle ore 09:00 del 25 luglio 2024.
- La fonte indica l’apertura dello sportello il 27 luglio 2023 e fino ad esaurimento fondi, ma questo riferimento potrebbe essere obsoleto.
Risorse utili:
- Circolare operativa 7/394/2023.
- Fac-simile modulo di domanda.
- Tool di stima del plafond “de minimis”.
Importante:
- Le spese devono essere sostenute, fatturate e pagate successivamente alla data di ricezione del CUP e devono riferirsi ad attività svolte nel periodo di realizzazione del progetto.
- Le informazioni qui fornite sono un riepilogo. Fare riferimento al bando e alla normativa ufficiale per i dettagli completi.
Info e Contatti
- Gaci.consulting.pr@gmail.com